Le Marche sono rinominate per la loro ricca tradizione culinaria, caratterizzata da sapori autentici e genuini che riflettono l’identità del territorio.
Tra le arti enogastronomiche di questa regione, spiccano la Crescia Sfogliata di Urbino, il Crostolo di Urbania, la Visciola di Cantiano e l’Olio di Cartoceto.
Ricette e processi di produzione sono tramandati di generazione in generazione.
La Crescia Sfogliata di Urbino è un piatto dal sapore antico, risalente a più di 500 anni fa. Preparata seguendo l’antica ricetta, questa specialità è fatta a mano. Originaria di Urbino, la crescia è simbolo della tradizione culinaria urbinate.
Nel cuore delle colline marchigiane, l’olio extravergine di oliva Cartoceto DOP è simbolo di qualità: l’olio di oliva di Cartoceto rappresenta l’eccellenza enogastronomica della regione. Ottenuto da olive delle varietà Leccino, Frantoio e Reggiala, questo olio ha un colore verde intenso e un profumo fruttato che ne esaltano il sapore.
La Visciola di Cantiano, una varietà di ciliegia selvatica apprezzata per il suo gusto acidulo, è un’altra prelibatezza delle Marche. Coltivata con cura sulle colline di Cantiano, questa ciliegia è amata per la sua versatilità in cucina e per il suo gusto unico e inconfondibile. La visciola di Cantiano è inclusa nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Marche, come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Crostolo di Urbania è uno dei piatti della tradizione culinaria marchigiana. Originariamente preparato durante l’inverno, questo piatto è legato alla cultura contadina della città. La sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, vede il grasso di maiale come ingrediente fondamentale, conferendo al prodotto una consistenza morbida e sfogliata. Il crostolo è definita come una delle identità del territorio marchigiano. Presente nei momenti della vita quotidiana, come cene in famiglia o aperitivi. Il Crostolo si presta ad essere accompagnato da una serie di prodotti locali, tra cui il rinomato Prosciutto di Carpegna, il formaggio di fossa, la Casciotta di Urbino, l’olio di Cartoceto e altri ancora.
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