Come ogni anno, la domenica dopo Pasqua, la domenica in Albis, torna a Fermignano il Palio della Rana. In questo 2024 si tiene la 58ª edizione che vede sfidarsi le sei contrade della città: Ca’ L’Agostina, Santa Barbara, San Silvestro, San Lazzaro, La Torre e la Pieve.
Un evento molto sentito in città, importante per riunirsi e fare comunità, che vede la competizione dei putti (sotto i 12 anni) e degli adulti.
Per trovare le origini di questa tradizione, dobbiamo tornare al 1607, ai festeggiamenti per l’indipendenza di Fermignano dal ducato di Urbino che sono documentati con banchetti e il gioco della corsa con la rana.
La competizione tra i giovani putti prevede, oltre alla corsa con le rane sulle carriole, anche giochi antichi come il tiro alla fune e la corsa con i sacchi. Gli scarriolanti delle sei contrade, invece, si sfido al centimetro nella sola corsa con le rane.
Il percorso degli adulti, lungo 170 metri, è caratterizzato da curve serrate e rettilinei che mettono alla prova l’abilità dei partecipanti. Ma la vera sfida non è solo nella velocità; gestire una rana imprevedibile su una carriola richiede scatto, orientamento e una buona dose di calma e determinazione: ogni scarriolante ha negli anni affinato la propria tecnica.
Il Palio della Rana è un’esperienza che mette alla prova tutte queste qualità, con sorprese e cambi di posizione che tengono gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo istante.
Due le grandi novità di questo anno: anche le rane usate dai carriolanti sono fermignanesi. Infatti la proloco ha ora uno stagno in cui sono allevate le rane per il palio.
Seconda, importante, novità, la nascita del gemellaggio con San Casciano dei Bagni e Civitella Paganico. Realtà della Toscana che come Fermignano hanno rievocazioni con la rana. Le tre città si sono unite, con la stipula di un accordo per poter avere una legislazione chiara su come gestire gli animali, che si vogliono valorizzare e promuovere.
Il palio della rana è un evento sociale e culturale, con un fermento creativo fin dalla scuola dell’infanzia, per poi passare ai ragazzi più grandi con il palio dei putti e il palio della domenica con gli adulti. Tre giorni partecipati e sentiti e non solo semplici gare: il Palio è un simbolo di orgoglio e identità per la comunità locale, e un’opportunità per i visitatori di scoprire e apprezzare una tradizioni autentica delle Marche.
Non scordiamo che si tratta di una rievocazione storica che vede numerosi momenti legati al passato della città, come l’assedio al castello, il processo di donna Laura da Farneta, dimostrazioni di antichi mestieri, tornei d’armi, cortei storici e spettacoli, per poi arrivare al tanto atteso spettacolo pirotecnico dell’incendio della torre.